PRONTI PARTENZA GRECIA

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ITINERARIO

  • Giorno 1

        Welcome to Athens

  • Giorno 2-3

        Welcome to Milos       

  • Giorno 4-5-6

        Welcome to Santorini

  • Giorno 7-8 

        Welcome to Ios 

  • Giorno 9-10

        Welcome back to Athens 

 

Permanenza: 1/9/2014-11/9/2014                  Viaggio di coppia 

Motivo del viaggio: svago                                Organizzazione viaggio: autonoma

 

DIARIO DI BORDO 


GIORNO 1

Psyrri

Dopo un arrivo deludente nella capitale Greca, causa pioggia, spunta il sole che ci illumina la giornata. Ci ambientiamo nella metrò senza troppe difficoltà e raggiungiamo il quartiere ateniese di Omonia in cui si trova l’hotel  “Diros” che ci ospiterà per una notte. La zona è veramente molto poco rassicurante: malfamata, sporca, pericolosa; infatti tutti i residenti conosciuti quel giorno, alla richiesta di dove fosse il quartiere ci guardavano stupiti e spaventati e ci ammonivano a stare attenti. Lasciamo i bagagli all’hotel, nel complesso carina la camera e la struttura nonostante l’ubicazione, e partiamo alla scoperta di Atene.Dopo qualche ora di camminata senza meta in cerca di un locale in cui pranzare ci lasciamo alle spalle il quartiere mal frequentato e ci imbattiamo in un harem che è totalmente l’opposto di Omonia, si chiama Psyrri, un quartiere molto caratteristico: viali lastricati da ciottoli, locali moderni lungo le strade, case colorate e molti locali mischiati a turisti; questo fa proprio per noi! Ci fermiamo in uno dei tanti locali, credo un osteria, per rifocillarci: vino, acqua, coca, polpettone di carne, mussaka ( una sorta di lasagna), porzioni XL e conto XS (14,50€).

greek coffee

A seguito di un buon pranzo ci sta un caffé, così proviamo il primo “espresso” greco. Ci sediamo in uno dei bar del quartiere Psyrri e subito notiamo la cordialità e l’accoglienza greca, ci viene offerto un bicchiere d’acqua e viene riempito gratis quando vuoto! Il caffé greco, che loro chiamano “espresso” ma non lo è, è un caffé shakerato con ghiaccio e latte, buono e diverso dal nostro.

Prendiamo e partiamo in direzione Pireus (porto fra i più grandi in Europa) dove compriamo i biglietti per il traghetto che il giorno successivo ci porterà a Milos ( 115€).

Visitiamo un pò la città prima di tornare in hotel, è molto particolare essendo situata su collinette vi è un sali scendi di strade, sembra quasi San Francisco. Il centro è bellino e ricco di chiese monumentali ma la periferia è mal tenuta.

Torniamo in hotel stanchi morti, doccia e ripartiamo con la metro in direzione Syntagma ( centro della città). Subito ci accorgiamo che a causa dell’elevata umidità fa molto caldo anche la sera. Arrivati alla plaka (centro) del quartiere Syntagma scorgiamo subito l’edificio comunale enorme che fa capire l’importanza della città in cui ci troviamo.

Proseguiamo verso Monastiraki, quartiere più vivo di notte della città. Mentre cerchiamo da mangiare intravediamo l’acropoli illuminata così decidiamo di mangiare gyros (una specie di kebab) e bere birra con vista acropoli (5€). Passeggiamo lungo Corso Adrianou che è la strada principale, piena di ristoranti di ogni genere, bar, chiese di piccole dimensioni e chiare contaminazioni ottomane, vicoli colorati ma soprattutto costeggia l’Acropoli, il tutto molto piacevole. A mezza notte tocchiamo il letto distrutti e pronti per salpare verso le isole greche. 

Acropoli



GIORNO 2

Isola Milos

Sveglia alle 5:15 la nave ci aspetta alle 7:00 per salpare verso Milos. La metro anche alle 6:00 di mattina è piena. Pit-stop in un bar del Pireo per la colazione a base di cappuccino (il cappuccio è caldo), brioche e un involtino di formaggio chiamato tyrapita (buono).

La nave a causa del vento e del mare mosso sballonzola e fa soffrire di mal di mare buona parte dei passeggeri ma io ne sono immune così chiacchiero con un marinaio che mi confida che questa è la miglior stagione per visitare le isole, per il clima e il poco affollamento.

Fortunatamente attracchiamo illesi e andiamo in cerca di uno scooter noleggio. Lo troviamo ma 1 non vanno bene i caschi 2 mentre andiamo si stacca il cavalletto. Ne affittiamo un altro e con le valige incastrate dappertutto arriviamo all’hotel “Paleochori Studios” che si trova dall’altra parte dell’isola rispetto al porto. 

Nonostante arriviamo con 3 ore di ritardo il propietario ci fa accomodare lo stesso, ma prima ci offre dello yogurt greco con pinoli, miele e zucche bianche (gustosissimo) e una borsina contenente guide e mappe dell’isola spiegandoci anche le cose principali dell’isola. Sistemiamo le valige e partiamo:

Spiaggia Firopotamos

1°TAPPA Spiaggia di Firopotamos (STUPENDA)

Circondata da un paesino con annessa tipica chiesa cicladica, case con garage che danno direttamente sul mare, rocce dai colori più svariati, composta da sassolini e con acqua limpida.

2°TAPPA Spiaggia di Mandrakica (PARTCOLARE)

Costituita da  scogli a lastre piatte bianche che danno dolcemente sul mare.

3°TAPPA Spesa

Notiamo, oltre a non capire molto i prodotti, che nel complesso costa tutto di più rispetto che in Italia.

4°TAPPA Plaka (“capitale” dell’isola)

Plaka

Dopo una cena casereccia conclusa con ozou (una bomba) andiamo nella città principale in cui ci si immerge subito nell’atmosfera caratteristica fatta da persone cordiali e socievoli, viuzze strette con casette bianche, finestre colorate e abbellite da piante floreali, molti locali ma uno in particolare ci attira. Si trova al secondo piano di un edificio e la sua peculiarità è la terrazza che permette di vedere il porto e buona parte dell’isola. Prendiamo qualche shot di rhum all’amarena e ci prepariamo per tornare a casa. 

A metà strada ci fermiamo un attimo: siamo in mezzo al nulla, su una strada costeggiante solo campi, il buio più totale, guardiamo su e vediamo un’immensità di stelle a guardarci, mai visto nulla di simile. A 2:30 tocchiamo il letto brilli.

GIORNO 3

Non sentiamo le sveglie e ci svegliamo a 9:30, colazione fatta in casa e partenza verso la costa sud. Inizialmente ci perdiamo e dopo aver trovato un porto (Kipos, tutti sassi di grosse dimensioni e sporcizia) più che una spiaggetta ci spostiamo lungo la costa dove troviamo due spiagge favolose: Agia Sostis e Provatas. 

Gazebo sullo strapiombo della spiaggia di Provatas

 La particolarità di quest’ultima è un baretto con spazio all’aperto e in questo spazio c’è solo un gazebo con un tavolino e due posti a sedere collocati appena prima dello strapiombo sulla scogliera.

Pranziamo con panini fatti in casa e ci dirigiamo verso le spiagge. La prima è Tsigrado: una caletta con sabbia bianca ma essendo in mezzo alle scogliere c’è poco sole ed è piena di alghe. La seconda, Firiplaka, è davvero magnifica fatta di sabbia bianca e con scogli monumentali sul bagn-asciuga coloratissimi. Il promontorio tra le due spiagge da una vista spettacolare dell’orizzonte in cui mare e cielo si baciano.

Miniera

Prossima tappa una miniera di zolfo abbandonata. La strada per raggiungerla è priva di indicazioni, sterrata e con dislivelli notevoli, ma una volta arrivati la fatica viene ripagata. Entriamo anche a visitare la vecchia miniera e poi ci concediamo un bagno rifocillante.

Altra tappa il porto (Adamas) dove cerchiamo i biglietti per il traghetto che il giorno successivo avrebbe dovuto portarci a Santorini. Ma i biglietti erano finiti! Niente panico: aperitivo con greek cofee e vodka, doccia veloce e partiamo per cenare.

Rotta: Pollonia, altra grande città turistica che a detta della guida è una città di pescatori, infatti seguiamo il consiglio di mangiare pesce in uno dei tanti ristorantini tutti attaccati e tutti con specialità ittiche simili: facciamo la conta e il destino si beffa di noi scegliendo un locale abbastanza deludente. Antipasto di frutti di mare “inesistente”, si ri fà un po con una super porzione di linguine agli scampi (da un eccesso all’altro), secondo di pesce alla griglia (200g scarsi), il tutto accompagnato da un ottimo vino bianco frutatto e delicato e con una modica cifra di 54€ ci guadagnamo una cenetta tutto sommato positiva con vista porto e un po di allegria in corpo. Alle 2 tocchiamo il letto brilli.

Promontorio tra Firiplaka e Tsigrado



GIORNO 4 

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Isola Santorini

Sveglia alle 8 per me per andare a cercare i biglietti del traghetto per Santorini siccome in quel giorno c’era solo quello della mattina a fare il tragitto fino a Santorini. Dopo 30 minuti di ricerca ne trovo uno seduto e uno in piedi (110€), sono le 8:50, il traghetto arriva alle 9:35, devo andare dall’altra parte dell’isola in hotel prendere i bagagli, tornare indietro al porto e lasciare il motorino allo scooter rent. Miracolosamente riusciamo a fare tutto e fortunatamente il traghetto è anche in ritardo.

Dopo 2:30 di viaggio sbarchiamo a Santorini, il porto è affollatissimo e inquinatissimo. Si capisce già la mentalità differente rispetto a Milos: per terra sporco e il mozzicone di sigaretta lo si può buttare anche per terra assieme al fazzoletto usato (a detta di un cameriere). Fortunatamente riusciamo a prendere l’ultimo autobus disponibile per Thira (capoluogo dell’isola) siccome tutti cercavano di venderci tutto e non riuscivamo ad orientarci. In 20 minuti arriviamo in città (inquinata, affollata, caotica, trafficata: cose di cui non eravamo abituati a Milos) dove troviamo il nostro secondo super mezzo a noleggio, qua non c’è bisogno del casco ci dicono, ma noi lo chiediamo lo stesso.

Spiaggia Perivolos

Arriviamo all’hotel (Marc Aggelos Studios) e rimaniamo delusissimi della camera: sporco il pavimento, i letti e  puzza in bagno. Ci concediamo un gyros (pessimo) in un chioschetto e raggiungiamo la spiaggia di Perivolos accanto all’hotel. C’è scritto dappertutto ombrelloni e sdraio gratis ma appena ci si siede arriva un cameriere chiedendo di consumare o di sloggiare (hanno poco chiaro il concetto di gratuito). La spiaggia è costituita da piccoli sassi neri con acqua abbastanza pulita. Presi dalla stanchezza del viaggio, dopo spesa e cena fatta in casa rimaniamo in hotel a bere ozou. Prima di andare a dormire conosciamo una coppia di bravi ragazzi simpaticissimi che provengono da Napoli. Alle 2 tocchiamo il letto (io ubriaco). 

GIORNO 5 

Ci svegliamo cotti alle 11:30 dopo aver preparato i panini per il pranzo e messo qualcosa sotto i denti partiamo alla scoperta dell’isola.

1°TAPPA Black Beach

Si compone di sassi molto grossi neri.

2°TAPPA White Beach 

Chiamata così per via della parte di roccia antestante la spiaggia di color bianco ma si compone di grandi sassi neri ed è spiaggia di nudisti ai quali mi aggrego.

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Spiaggia Red Beach

3°TAPPA Red Beach

Anch’essa chiamata così per via della parete di roccia rossa dietro la spiaggia anche qui sassi, piccoli, neri e rossi. L’acqua è sporca di alghe per i primi 5/10 metri capiamo già da subito che al contrario di Milos non c’è una grande varietà di spiagge: tutte con acqua non troppo limpida e sassi neri, cambia solamente la parete retrostante la spiaggia il cui colore ne da il nome.

4°TAPPA Pyrgos

Dopo un tour delle spiagge ammiriamo il tramonto dalla parte più alta dell’isola ed è veramente bello come il sole si immerga nel mare all’orizzonte in cui acqua e aria si tingono di colori vivaci.

5°TAPPA Thira (capoluogo)

Thira vista da Firostefani

Alle 22:00 circa lasciamo l’hotel e dopo poco raggiungiamo la città principale dell’isola. Si compone di stradine che non sono le tipiche cicladiche di Milos ma vie piene di negozi di ogni genere, bar e ristoranti che puntano tutti sul tramonto (sunset every where nel nome nei piatti nei drink, dovunque, come se solo su quell’isole ci fosse). 

Alcune stradine secondarie sono veramente belle perchè costeggiano tutto lo strapiombo che da sulla caldera collegando Fira alle città secondarie di Firostefani e Imerovigli. In sostanza la città non è per nulla tipica ma basata sul guadagno talmente che ha perso la sua identità di isola greca, credo che questa considerazione si possa estendere a quasi tutta l’isola. Alle 2:30 tocchiamo il letto brilli.

GIORNO 6 

(ce ne saremmo andati via volentieri prima)

Sveglia alle 11:00 colazione veloce, prepariamo i panini per il pranzo e partiamo per la costa nord. Ci fermiamo a Paradisos beach e Pori entrambe spiagge molto simili ma ci accontentiamo facendo un po di snorkeling a largo.

tramonto da Mt. Profitis Illias

Dopo un pomeriggio di bagni ci dirigiamo a Oia, l’altra città importante dell’isola, per vedere il tramonto. Onestamente questa città è molto più caratteristica di Thira, in stile cicladico con casette bianche e finestre colorate ma anch’essa è piena di insegne con scritto SUNSET e piena di negozzietti. In mezzo alla calca da tanta gente c’è riusciamo a trovare un posticino carino per goderci il sole che cala. La cosa ridicola è che appena la palla di fuoco non si vede più partono applausi e urla come se il tramonto, sebbene sia ogni giorno stupendo e diverso che personalmente mi incanta ogni volta, ci fosse una o due volte l’anno solo su quell’isola. Per tornare indietro ci siamo sorbiti anche 20 minuti di coda a piedi dall’affollamento di turisti accorsi a applaudire il sole.

Torniamo a casa dopo una breve spesa che è la nostra cena e si compone di cetrioli, qualche bistecca, funchi e un vino comprato ad un baracchino in parte alla strada che non è vino in realta ma aceto. Ci facciamo compagnia a vicenda con la coppia conosciuta li in hotel bevendo e facendo il bagno in piscina.

alle 3:30 tocchiamo il letto ubriachi.    

GIORNO 7

Isola Ios

Sveglia alle 11:00 prepariamo di corsa le valige, le incastriamo alla buona sullo scooter e partiamo per Thira dove ci aspetta alle 12:00 il bus per portarci al porto a prendere un traghetto enorme e su cui per la prima volta possiamo uscire dal ponte e ammirare le isole che ci lasciamo alle spalle  lungo il tragitto. In 50 minuti siamo a Ios.

Il porto ci colpisce subito paragonato a quello di Santorini (calmo, tranquillo, tipiche costruzioni cicladiche, localetti carini). Noleggiamo li il motorino e ci dirigiamo all’hotel Pelagos Studios dove ci aspetta Chris che, siccome è bassa stagione, ci da una camera migliore di quella che avevamo prenotato (ampia, pulita e con una tv enorme) in cambio di un’ottima recensione sull’hotel (furbetto).

Chora

Alle 16:15 ci dirigiamo a pranzo in un ristornatino in parte all’hotel: insalata greca, formaggio fritto, involtini fritti, feta, bruschette (26€) e dopo questa ottima mangiata ci dirigiamo alla spiaggia affianco all’hotel: Mylopotas che è una distesa di sabbia dorata con acqua azzurro-cristallina.

La sera andiamo nella città principale e unica Chora a mangiare un piatto misto completo di carne gyros, patatine, hamburger, wurstel, pitta. Visitiamo brevemente il centro (STUPENDO) vicoletti stretti, casette bianche, chiesette, localini, qua si che si assapora l’isola greca non come Santorini. Ci stupisce l’enorme quantità di club (nostre discoteche) in centro messi uno dietro l’altro e così ci concediamo 2 pina colada a 5€ su una terrazza da vista sull’intera cittadina e sul mare. All’1 tocchiamo il letto stanchi morti.

Spiaggia di Mylopotas


GIORNO 8

Sveglia alle 10:00 colazione e sosta al super market per le materie prime dei panini che mangeremo a pranzo, benzina e partiamo alla volta della spiaggia più a sud dell’isola

Spiaggia di Manganari

Manganari. Dopo 40 minuti di viaggio (ne vale la pena) arriviamo. Subito ci innamoriamo della spiaggia che è composta da 4 calette tutte connesse con sabbia bianca, rosa, nerae acqua limpidissima e azzurro cristallina. Ci concediamo un bel po di snorkeling e di rilassarci sulla spiaggia dopo una passeggiata lungo le spiaggette.

Alle 3:00 decidiamo di cambiare spiaggia (quanto mai!) ma a metà strada, siccome buona parte delle strade del sud dell’isola di Ios sono sterrate e mal tenute, cadiamo col motorino. malconci partiamo per l’ospedale ma a metà strada ci fermiamo a causa del dolore e aspettiamo un’ambulanza. Usciamo dall’ospedale con le ferite disinfettate e malconci, prendiamo i biglietti del traghetto (100€) e andiamo al noleggio scooter per vedere come sta il motorino: diagnosi piegata la forcella anteriore 80€. Per provare a dimenticare la giornata ci concediamo una cena nel centro di Chora in un ristorante che come soffitto rose e con in parte un barettino con musicisti del posto che ballano e cantano canzoni greche e il pubblico che li incita gridando OPA! OPA! (impagabile). 

Ammaccati dopo la cena a base di costata e sovlaki (spiedino di maiale) e dopo una paseggiatina arriviamo in hotel, tocchiamo il letto alle 24:30 feriti.

Chora


GIORNO 9

Ci svegliamo alle 10:45 con tutta calma siccome il proprietario ci dice cha abbiamo tutto il tempo per lasciare la camera così facciamo colazione e prima di partire Chris ci regala una statuetta fatta a mano assicurandosi la nostra ottima recensione.

Torniamo in ospedale per far controllare le ferite prima di prendere il traghetto ma non eravamo abbastanza in forma per sopportare un viaggio di 6 ore secondo loro, così dopo aver preso dei sedativi e firmato per togliere la responsabilità agli infermieri che ci hanno curato prendiamo la nave.

Sbarchiamo alle 23:00 e prendiamo la metro in direzione Evangelismos per raggiungere l’ospedale principale di Atene e farci controllare le ferite. Arrivati comprendiamo che è l’unico ospedale aperto quella notte infatti c’è un casino più totale e ci dicono che abbiamo un’attesa di almeno un’ora. Allora all’alba delle 24:45 prendiamo il taxi per raggiungere l’hotel Solomou. La camera è carina ma avendo letti separati siamo costretti a fare i contorsionisti per dormire assieme ma prima mangiamo qualcosa e ci disinfettiamo le ferite. Tocchiamo il letto alle 3:00 doloranti.


GIORNO 10

Sveglia alle 10:30 e proviamo a chiedere se possiamo avere la stanza per un’altra notte siccome dobbiamo medicarci spesso ma dicono di essere pieni. Cerchiamo allora un altro hotel ma prenotiamo senza guardare un ostello molto malfamato, sporco e sudicio in cui non vogliamo rimanere più di un’ora, lasciamo li i bagagli e partiamo per un ospedale consigliato dalla proprietaria dell’ostello Kat hospital. Fortunatamente tutti i reparti tranne ortopedia erano chiusi, al di là della sporcizia e dell’enorme quantità di sicurezza in sole 5 ore ci facciamo curare e usciti alle 17:00 pranziamo finalmente.

L’ostello ci fa talmente ribrezzo che decidiamo di andare in aereoporto a dormire (decisione lunga e travagliata ma che si è rivelata migliore) ci concediamo un’ultima cena a lume di candela nel risorante dell’hotel fuori l’aereoporto e poi tocchiamo i seggiolini dell’aereporto alle 2:00 dove non dormo per tutta la notte.

CONCLUSIONI

Costo vacanza: 700€ ciascuno

Isola che ci ha colpito di più: Milos

Isola che ci ha deluso: Santorini

Isola rivelazione: Ios

Rimpianti: essendoci fatti male cadendo in motorino non siamo riusciti a visitare l’Acropoli di Atene e nemmeno l’isola di Ios (almeno quanto avevamo in programma di vedere).

Pareri: la Grecia seppur colpita dalla crisi economica è un paese costituito da persone genuine, affabili e socievoli. Le isole della Grecia sono a nostro parere un patrimonio dell’umanità e una tra le meraviglie del mondo; per questo da visitare almeno una volta nella vita per capire cosa intendo, bisogna lsciarsi alle spalle il lusso e la mondanità delle grandi città per poterle capire a pieno (cosa in cui nemmeno noi siamo riusciti totalmente). Le isole della Grecia RUBANO IL CUORE.

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