Non fatevi fuorviare dal titolo sono perfettamente a conoscenza che in realtà la quarantena non è finita per niente e si tratta solo del termine della fase 1 e l’inizio della fase due. Questa fase molto nebbiosa di cui nessuno ha ancora capito molto se non che non si può uscire dalla propria regione e che si possono incontrare i congiunti, figure mitologiche dalla dubbia provenienza e legame con gli interessati che diverranno la scusa dell’autocertificazione per adolescenti arrapati che non vedono l’ora di fare come i loro brufoli. Questa fase per quanto ancora non si è capito molto secondo me sarà la più difficile perchè sarà necessario imparare ( e sappiamo tutti quanto l’italiano medio non sia molto dinamico nell’apprendimento di nuovi obblighi e doveri) a convivere con il virus auto limitandosi negli spostamenti e nelle frequentazioni. Autolimitato, sarà la parola dell’estate 2020, ci scriverò un tormentone estivo.
Detto questo mi sembra doveroso trarre delle conclusioni giunti fin qua passati così tanti giorni dall’inizio di questa esperienza fantastica per alcuni e terrificante per altri. Per me, come già ho scritto più volte è stata in realtà molto costruttiva. Ho capito un mio grande limite ma non mi sono lasciato abbattare anzi dopo la disfatta sono stato in grado di rialzarmi pronto a fare ancora pugni con questa maledetta vita. Ho imparato che il tempo è dannatamente sfuggevole e che devo riuscire assolutamente il prima possibile a sognare, svegliarmi, realizzare per non pentirmi di non averlo fatto più avanti. Ho compreso che la scrittura è una mia grande passione e non solo una valvola di sfogo estremamente positiva di cui devo farne tesoro e non solo, devo approfondire questo mio lato letterario. Ho visto le cose sotto la prospettiva dell’interesse e non più dell’utile e dilettevole come prima quando tutto era permesso. Questo mi ha portato a riconsiderare molte amicizie che nonostante i miei tantivi di collegamento si sono rivelate distanti ed egoistiche ma al tempo stesso ho stretto ancora più i legami con quanti in fondo sono sempre stato molto legato.
Da ora in poi siccome si potrà uscire meno vorrò uscire meglio.
Ho capito che un gesto, un sorriso, una carezza sono cose che si possono scambiare anche a distanze chilometriche attraverso uno schermo o con un oggetto spedito semplicemente per posta. Ho fatto i conti con me stesso e mi piaccio molto e questa è la strada da perseguire. Ho capito che lo sport è ormai parte di me inscindibile e che sono in graddo di svolgere attività fisica anche in pochi metri quadrati. Ma soprattutto che non rinuncierò mai ad un’ora semplice quasi tutti i giorni per il mio benessere fisico e anche psichico di conseguenza anche. Ho conosciuto il lato della mia morosa più malinconico e allo stesso maturo che nonostante la sua età l’ha portata a mantenere un rapporto pieno e completo anche in un periodo così difficile (del resto mica può lasciar andare facilmente un bel fusto come me e visto che è molto intelligente se n’è subito resa conto). Ho capito che mia mamma sta soffrendo molto in questo periodo per via di preoccupazioni future e cicatrici passate. Io le voglio essere sempre vicino aiutandola come posso come ho fatto fin’ora. Ho capito che mio padre è tremendamente terrorizzato della morte però è un pò un controsenso perchè invece di rischiare la malattia fuori si avvelena dentro. E io appena me lo permetterà lo aiuterò come posso. Inoltre mia sorella (oltre ad essere fortunata per essere mia sorella) è finalmente più serena e tranquilla ed io ne sono fiero, ho inziato a riprendere peso periodicamente, smesso di fumare, studia seriamente, sono molto contento ed io voglio essere la sua spalla ora e sempre nel bene e nel male. Soprattutto ho metabolizzato che devo prendere casa da solo urgentemente perchè ho bisogno di iniziare a costruirmi in tutto e per tutto ora non si parla più di dettagli ora si parla di futuro.
Una risposta a "Giorno 56 “The end of the f***ing quarantine”"