Tinto il vino, tino il cielo, il mare guarda e riflette, chissà che pensieri strani gli passano per la cresta. Il passaggio per giungere al mare è un viale che si apre dinnanzi al visitatore, stracolmo di vita, d’arte e di spettacolo. Qua tutto è piacevolmente leggero e spensierato.
Tra edifici di marazapane con canditi sulla sommità, tunnel scavati dal vento, rettili variopinti, caverne e colonne a perdita d’occhio. Il panorama che si gode da questo terrazzo e dai piccoli e timidi monti che sorgono attorno è formidabile. Tra la geometria che distingue il reticolo cittadino si osservano guizzi di fantasia che spiccano all’occhio come spicca all’occhio la bellezza del parco più eccentrico della regione. Non saprei distinguere quale tra l’esecutore o l’eseguito è vino o frutta in questa sangria.